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La mia rubrica personale

Oligoterapia ed oligoelementi

Negli anni 20 del secolo scorso, grazie alle ricerche di Gabriel Bertrand, dell’accademia Luigi Pasteur di Parigi, fu scoperta l’importanza di alcuni metalli e metalloidi presenti in materia vivente, quindi anche nell’organismo umano, in concentrazioni infinitesimali, fino al milionesimo di grammo.

Queste sostanze chimiche naturali, sono dette oligoelementi, dal greco oligos, che significa poco.

Sono dei catalizzatori delle reazioni chimiche del nostro organismo e della sua attività enzimatica.

In pratica facilitano, accelerandole le nostre reazioni chimiche.

Possono avere due ruoli importanti, a seconda delle molecole con cui si legano:

Un ruolo di tipo strutturale quando si legano a molecole organiche non enzimatiche, ed un ruolo funzionale quando si legano a componenti enzimatiche.

Hanno le caratteristiche di avere una concentrazione relativamente costante nei tessuti cellulari, (circa lo 0,01%), e sono in grado, di guarire le malattie determinate dalla loro carenza.

L’oligoterapia, cioè la scienza che studia la cura naturale con oligoelementi, si divide in:

Oligoterapia catalitica, nutrizionale e farmacologica.

L’oligoterapia catalitica parte dal presupposto che l’uomo non avrebbe bisogno di integrare la sua alimentazione con gli oligoelementi, che sono già presenti nelle nostre cellule, ma l’utilizzo di concimi chimici che impoveriscono i terreni e l’inquinamento ambientale, fanno sì che la frutta e la verdura che mangiamo non ci danno sufficienti vitamine e quindi sufficienti oligoelementi, che ci servono per vivere in salute.

Bisogna tenere presente, ad esempio quando mangiamo un’arancia, che l’apporto di vitamina C in essa contenuta, è molto minore di quella delle arance che mangiavano i nostri nonni, per cui per avere lo stesso apporto di vitamina C di una arancia di quei tempi bisogna mangiarne 5 oggi.

Ecco allora l’importanza degli oligoelementi da integrare in caso di  carenza.

A differenza dei farmaci di sintesi, che possono sostituirsi in caso di una funzione deficitaria dell’organismo e che vengono eliminati, gli oligoelementi sono presenti in tutti i tessuti sani del nostro organismo.

L’oligoterapia nutrizionale, si basa sul presupposto di utilizzare, appunto, l’integrazione con oligoelementi nella dieta di tutti i giorni, mentre l’oligoterapia farmacologica utilizza gli oligoelementi in dosi più elevate e  per problemi specifici.

Successivamente Jaque Menetrièr identificò alcuni oligoelementi come “diatesici”, cioè in grado di modificare o migliorare a livello funzionale alcune attività specifiche del nostro corpo.

Individuò 15 oligoelementi essenziali, di cui quattro metalloidi, fluoro, silicio, jodio e selenio, mentre gli altri 11 sono metalli di transizione: cobalto, cromo, rame, ferro, manganese, litio, molibdeno, nichel, stagno, zinco e vanadio.

Altri oligoelementi utilizzati in terapia, pur non essendo considerati essenziali, sono: alluminio, oro, argento, bismuto e germanio.

Le 4 diatesi individuate da Menetrièr, sono inquadrate come predisposizioni a contrarre determinate malattie, o predisposizioni ereditarie a determinate disfunzioni organiche.

Corrispondono alle 4 costituzioni omeopatiche, ai 4 temperamenti  ed ai 5 movimenti della medicina tradizionale cinese.

Le prime due diatesi, sono dette diatesi di nascita o diatesi giovani, perchè sono le prime due diatesi con cui l’essere umano inizia il suo percorso della viata, e sono appunto caratterizzate dalla vitalità.

Le altre due sono dette diatesi di evoluzione, o diatesi vecchie, perchè sopravvengono con l’avanzare dell’età ed il venir meno della vitalità.

La diatesi 1 o allergica, o diatesi del manganese,  è caratterizzata da manifestazioni reattive di tipo allergico, orticaria, eczemi, asma o rinite allergica ecc..

Dal punto di vista del comportamento si manifesta con iperattività, agitazione, palpitazioni, euforia a fine giornata.

L’oligoelemento costituzionale per questa diatesi è il manganese, a cui si possono associare come rimedi complementari lo zolfo e lo iodio.

La diatesi 2 o ipostenica, o del manganese-rame, è caratterizzata da disturbi dell’apparato uditivo, otiti, orofaringeo, tonsilliti, faringiti, respiratorio, riniti e bronchiti, urinario, cistiti recidivanti.

Dal punto di vista del comportamento si hanno stanchezza, facile affaticabilità, bisogno di dormire, il calo energetico avviene nella seconda parte della giornata.

Il rimedio costituzionale è il complesso manganese-rame, associabile al rame come rimedio complementare.

La diatesi 3 distonica o neuroartritica, è caratterizzata da disturbi della circolazione arteriosa e venosa, fibromialgie, artrosi localizzata, disturbi della menopausa.

é caratterizzata inoltre da stati d’ansia, insonnia, stanchezza mattudina che peggiora durante la giornata.

Il rimedio costituzinale è il manganese cobalto, associabile a manganese, potassio, magnesio e litio.

La diatesi 4 o anergica è caratterizzata dalla progressiva mancanza di energia e può essere transitoria, in caso di convalescienza dopo interventi chirurcici.

Questa diatesi è conseguente alle altre tre, e provoca disturbi della memoria, senso di rinuncia, tal volta depressione ed isolamento.

Non migliora con il riposo.

Il suo rimedio costituzionale è il complesso rame-oro-argento.

Alla base del criterio delle 4 diatesi ci sono i disturbi provocati dalle cosidette sindromi da disadattamento, cioè disturbi dell’asse ipofiso-genitale e ipofiso-pancreatico.

I disordini ormonali dell’asse ipofiso-genitale, si determinano quando le ghiandole genitali non rispondono più all’ipofisi, che con la produzione di diversi ormoni regola tutte le ghiandole del nostro corpo.

Quando queste ghiandole non funzionano si hanno disturbi ormonali come ritardo dello sviluppo, enuresi notturna, disturbi del ciclo mestruale, dismenorrea, (mestruazioni irregolari e dolorose), amenorrea, (mestruazioni assenti), iper o ipomenorrea, (mestruazioni abbondanti o scarse), vampate di calore, menopausa.

I disordini ormonali possono verificarsi sia nell’apparato femminile, ma anche in quello maschile, oviamente in modo diverso.

Questi disturbi possono essere curati con l’associazione di zinco e rame oligoelementi.

I disturbi dell’asse ipofiso-pancreatico sono determinati dal malfunzionamento del pancreas, che attraverso la produzione dell’insulina e del glugagone regola il metabolismo glucidico.

Quando questa ghiandola non funziona bene, i valori della glicemia possono essere alterati e si possono avere disturbi come fame improvvisa preprandiale, malessere, bulimia, tremori, sonnolenza postprandiale, fino al diabete di tipo 2.

In oligoterapia questi problemi si curano con l’associazione degli elementi zinco-nichel-cobalto.

Il periodo di assunzione degli oligoelementi ha una durata di 2-3 mesi, sia per i rimedi costituzionali che per le sindromi da disadattamento.

Occorre però rivolgersi ad un esperto che sappia individuare l’oligoelemento diatesico a cui corrisponde la persona e che sappia eventualmente formulare una cura adeguata con l’oligoterapia.

 


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